SEO e SEM….cosa sono!? e a cosa servono?

SEO e SEM: queste sconosciute……:-) Cosa sono e a cosa servono?  Qual è il significato di Search Engine Optimization e di Search Engine Marketing? Come e perché Google e i motori di ricerca possono far crescere il tuo business o la carriera? Cosa significa avere un sito ottimizzato per la SEO? Cosa sono le SERP e le keyword? Quali i benefici di una buona attività di posizionamento? Quali sono i migliori strumenti SEO? Su quale attività ha più senso investire? Queste sono alcune delle domande che ci si pone nel momento in cui ci si avvicina al mondo internet per fare business sul web e trovare nuovi potenziali clienti.

Durante i miei corsi, mi piace chiedere a bruciapelo la differenza tra sito web e blog, o tra social media e social network: sembrano parole banali e oramai risapute……ma non sempre ottengo risposte precise e chiare!!! 🙁  Basti pensare che in Italia solo la metà di aziende medio piccole hanno un sito web…

Quindi, una delle mission ai primi appuntamenti è cercare di far capire in che cosa consiste il mio lavoro e condividere le potenzialità del web per far crescere il proprio business!

SEO (Search Engine Optimization)

SEO è l’insieme delle tecniche volte a migliorare e promuovere il tuo sito Web per:
1) incrementarne le visite tramite il traffico generato naturalmente dai motori di ricerca, il cosiddetto traffico organico, cioè aumentare il numero di coloro che entrano nel tuo negozio o nel tuo ufficio;

2) far sì che l’esperienza del tuo utente online sia la migliore possibile, in modo che il visitatore torni più volte sul tuo sito, e da semplice conoscitore diventi tuo abituale cliente, cioè ti porti utili e guadagni, l’unica cosa che ti interessa davvero (per far questo come vedremo occorre che l’offerta ed il servizio che fornisci siano eccellenti).

Ti ricordo che l’asset principale della tua attività è il flusso di clienti/visitatori che abitualmente frequentano il tuo shop o il tuo ufficio, per questo è importante avere un’ottima attività di SEO che sia monitorata e che porti dei risultati.

Chi è il SEO?

Il SEO è il professionista che si occupa dell’attività di ottimizzazione e posizionamento sui motori di ricerca.

SEO specialist e SEO strategist

  • Possiamo distinguere due figure professionali necessarie per farvi arrivare primi su Google:
    il SEO specialist che controlla la salute online del sito verificandone performance, struttura tecnica, requisiti Seo on page ed on site, attività di link building ecc;
  • il SEO strategist in grado di studiare la migliore strategia di posizionamento utile per il tuo business ovvero di convertire le visite in contratti e moneta sonante.

Cos’è la SEO Copywriting?

La SEO copywriting è l’arte di scrivere per il web e di creare testi che siano Google friendly, che rispettino cioè, oltre che le regole della buona scrittura sul web, anche quelle della Search Engine Optimization. ( A marzo in partenza il corso in web content editing in collaborazione con Beatrice Verga!)

I tre tipi di query e a cosa servono

Per convenzione chi lavora sui search engine per comodità divide le query (ovvero le domande che immetti nel box di Google) in 3 categorie:

1) query navigazionali, che vengono utilizzate per “navigare” verso pagine di destinazione (chi digita ad esempio “Facebook” sul box di Google per arrivare alla pagina del gigante dei social, o chi magari sta cercando un’azienda ma non ne conosce l’indirizzo web);

2) query informative, con le quali cerchiamo di ottenere informazioni o nozioni utili (che tempo fa a Milano, a che ora è il film, il numero di telefono dell’azienda XY);

3) query transazionali, la cui finalità è quella di compiere una determinata transazione (hotel 3 stelle a Praga, quanto costa il powerbank) che sono le ricerche più ambite dalle aziende che vendono online, o guadagnano tramite le fee d’intermediazione. L’analisi del search intent celato o manifesto dietro le interrogazioni è lo strumento di SEO white hat più prezioso per individuare la stategia di essere first on Google in modo profittevole.

Cosa sono le SERP?

Le SERP (Search Engine Results Page) sono le pagine dei risultati ovvero le pagine di risposta che Google, Bing, Yahoo! ecc ti mostrano quando le interroghi (cioè quando fai una query, una domanda appunto), quelle che un tempo venivano chiamate le pagine dei dieci link blu.

Cosa sono le keyword?

Le keyword sono le parole chiave con le quali si effettua una ricerca: i termini che immetto nel riquadro di ricerca per ottenere le risposte che mi interessano.

Perché è importante avere un’ottima visibilità sulle pagine dei risultati di Google?

Semplice: Internet è lo strumento più utilizzato per cercare informazioni, dati, prodotti, itinerari, numeri di telefono. Indagini recenti di società specializzate calcolano in oltre 2 miliardi gli internauti di tutto il mondo (il trend è in crescita) che quotidianamente si informano su Google e company.

Se ti trovi sulle SERP in posizione privilegiata rispetto alla tua concorrenza hai sicuramente un vantaggio, ma essere primi sui motori non è sufficiente, infatti per attrarre il visitatore devi far sì che il tuo annuncio sia più accattivante, presenti informazioni più dettagliate, sia più utile al tuo business.

Perché ho bisogno dell’attività di ottimizzazione e posizionamento SEO?

La maggior parte del traffico web proviene dai principali motori di ricerca, anche se la mole di traffico proveniente dai social network (Facebook, Youtube, Pinterest, Twitter, Linkedin) è in continua espansione. In America “to Google” (googlare) ormai equivale a ricercare e fa parte del gergo colloquiale.

Google è diventato uno strumento indispensabile per farsi conoscere o far conoscere la propria azienda sia online sia offline. Se un sito non è ben posizionato, sarà praticamente invisibile a coloro che cercano, ovvero sarà inefficace: al contrario, essere sulla prima pagina dei risultati di Big G & Co equivale ad avere puntati i riflettori su un palcoscenico mondiale.

Il valore di un buona visibilità è inestimabile soprattutto per le aziende che non sono marchi affermati (es Ferrari, Coca Cola , Chanel) quelli che in termini tecnici hanno una scarsa brand reputation ovvero sono sconosciuti.

L’utilità di Google per il tuo business ovvero l’equazione della SEO

SEO = Visibilità

Agli esordi del web in tantissimi pensavano che avere un sito web ( fatto bene, con belle immagini etc) fosse la soluzione a tutto, e soprattutto bastasse per essere visibili al mondo intero. Poi però ci si è accorti che l’investimento non generava ROI e quindi in fin dei conti non si generavano nuove opportunità di business ampliando la clientela ( cioè l’obiettivo principale di un’azienda).

Agli albori di Internet, tutti volevano avere la propria vetrina, salvo poi scoprire che averne una introvabile equivale a sprecare risorse: significa allestire qualcosa che nessuno potrà vedere. Se hai un sito posizionato in SERP ed in grado di attrarre visite, hai allestito il tuo negozio in Via Condotti, sulla Fifth Avenue e ti sei lasciato alle spalle la vetrina sperduta in un paesino di periferia, altrimenti rimani con poco e magari con investimenti buttati.

Visibilità = Contatti

La Visibilità sui motori di ricerca garantisce visite continue (cioè potenziali clienti o persone interessate a quello che possiamo offrire loro). È possibile ottenere riconoscibilità anche con altri metodi: acquistando passaggi alla radio, in TV, pagine sulle riviste, banner online ma con quali costi e con quale efficacia?

Soprattutto, ci ricorda Seth Godin “l’età del Marketing (e della pubblicità) che interrompe e disturba è finita”. Le altre forme di advertising sono invasive e mal tollerate, la SEO è l’esempio ideale del marketing permissivo: sono gli utenti a chiedere quello che hai da offrire. Grazie alle SERP ti fai conoscere facendo nello stesso tempo un favore al tuo potenziale cliente intercettando a priori i suoi bisogni e le sue necessità.

Un buon posizionamento ha efficacia duratura ed una volta acquisito richiede molto meno impegno e sforzo per essere mantenuto. Il traffico generato dalle richieste è costituito da contatti “caldi”, non gente presa a caso, utenti alla ricerca di ciò che il sito offre: sono tutti potenziali clienti profilati, quanto di meglio qualsiasi attività possa chiedere.

Contatti (continui) = Opportunità (continue)

Riassumendo: gli investimenti per il posizionamento SEO sono il modo più intelligente di acquisire visibilità, duratura e a prezzi ragionevoli. Essere ben posizionati sui motori di ricerca significa garantirsi contatti ripetuti e quindi opportunità continue (ricorda, c’è sempre qualcuno alla ricerca di quello che puoi offrire, a qualsiasi ora del giorno). Un buon posizionamento per le keyword di ricerca appropriate garantisce visibilità 365 giorni l’anno 24 ore al giorno. Se un sito non compare nella prima pagina di Google per i termini d’interesse sarà una vetrina sulla via del paese di periferia.

Opportunità = Ritorni (vendite)?

L’ultimo anello dell’equazione è il meno consequenziale. Ricordiamolo sempre, una buona attività di SEO può garantire visite e contatti: la possibilità di trasformare le visite in contratti (o fan o follower) dipende dalla bravura del venditore, dal valore intrinseco del prodotto/servizio, dalla qualità del post, dalla professionalità e da altri fattori indipendenti dalla visibilità.

Quindi se:

SEO = Visibilità = Contatti = Opportunità = Vendite (o quello che ti interessa)

allora

SEO = Vendite (o quello che ti interessa) al miglior rapporto qualità/prezzo. La SEO è fondamentale per ogni attività ma è ideale soprattutto per le piccole aziende, per i blogger e per le startup che non hanno grossi budget ma mirano ad ottenere risultati importanti e duraturi. Gli investimenti richiesti per sviluppare e implementare una buona strategia SEO sono fra quelli che generano il maggior ROI nel tempo.

Come e perché la Search Engine Optimization contribuisce a costruire la reputazione di marca o brand reputation.

Vista l’enorme importanza della SEO, teniamo anche conto di un valore aggiunto, spesso trascurato: essere posizionati e attraenti su Google per le parole chiave del tuo business, facilita anche la costruzione e il rafforzamento del Brand, aiuta a fare quello che in termini tecnici si definisce attività di branding.

Se è vero che “Google, Bing e Yahoo! sono le nuove pagine gialle“, è altrettanto vero che i meccanismi di assegnazione delle graduatorie degli algoritmi dei motori di ricerca sono totalmente nuovi: le posizioni sulle SERP, essendo attribuite secondo criteri “meritocratici”, diventano spesso un giudizio di ”valore” nei confronti di chi le occupa.

Per comparire sugli elenchi cartacei infatti bastava pagare: più si spendeva più si era visibili. Con la SEO tale logica viene ribaltata. Nei risultati di ricerca esiste un ranking, cioè una classifica, una gerarchia da cui derivano due conseguenze:

1) essere un gradino sopra o un gradino sotto nella SERP (pagine dei risultati di ricerca) ha un impatto fondamentale in termini di visite e contatti, anche se un bravo SEO, con descrizioni accattivanti, titoli giusti, e con un lavoro ben fatto può attrarre click anche da posizioni meno importanti;

2) essere in posizione migliore rispetto alla concorrenza oltre ad attrarre più contatti (con le dovute eccezioni) tende ad ingenerare nel visitatore un giudizio di valore inconscio sulla bontà del servizio/prodotto.

Se la tua vetrina è in in “primissima fila” cioè ha un’ottima visibilità, ha i prodotti migliori, quelli più convenienti, i post più interessanti, è facile che attragga e trattenga i visitatori, li fidelizzi. Perché cercare altrove se il cliente ha trovato ciò di cui ha bisogno?

Inoltre tenuto conto dell’effetto passaparola, della tendenza a condividere le esperienze sui social Network, a recensire e ad assegnare voti (c.d.rating) è probabile che un visitatore soddisfatto si trasformi in un’ottima cassa di risonanza. Un ottimo posizionamento quindi, oltre a generare visite, potenziali clienti e contratti può essere uno degli elementi di fondamentale importanza per costruire o rafforzare il tuo marchio. Bene la SEO può rivelarsi la chiave di successo di un’attività ma posso costruire un’attività sulla SEO?

SEO, SEM ed Inbound Marketing negli ultimi anni

Nei primi anni di Internet essere bravi SEO equivaleva a conoscere i trucchi del mestiere per posizionarsi nelle primissime posizioni dei risultati dei motori di ricerca, riempiendo le pagine di parole chiave (magari anche nascondendole agli occhi del visitatore) e cercando di ottenere in maniera lecita o illecita quanti più link possibili. Da qui l’immagine dei SEO equiparati a stregoni manipolatori che conoscevano i segreti occulti di Google.

Oggi per fortuna le cose sono cambiate!

Se è vero che molte delle tecniche e degli stratagemmi che funzionavano agli albori della SEO sono ancora efficaci, se è vero che si trovano pagine ottimamente posizionate in settori in cui la concorrenza è molto agguerrita, piene di link “sospetti”, è altrettanto vero che dovrebbe essere interesse del professionista quello di assicurare un futuro all’azienda con cui collabora e di metterla al riparo (per quanto possibile) da eventuali penalizzazioni e/o cambi di umore di Big G in grado di compromettere le sorti dell’attività stessa (sia essa online che offline visto che tale distinzione va fortunatamente svanendo).

L’attività del SEO del 2019 è diversa da quella di fine anni 90, non tanto perché siano cambiate le competenze necessarie (anche) ma perché nel frattempo è cambiato il web, è cambiato Google, sono cambiate le pagine dei risultati di ricerca, hanno fatto prepotente ingresso i social, esiste la possibilità di recensire, è arrivata la local Search, sono arrivati gli smartphone, è arrivato G+ ( che tra poco non esisterà più) è arrivato GoogleMyBusiness, è arrivato Google Now, sono in arrivo le disruptive technologies dell’internet of things ed il proximity marketing e sono entrati in scena i “consumattori” (o prosumer).

Necessariamente il SEO deve preoccuparsi non soltanto della visibilità sulle SERP (che forse presto non esisteranno più in quanto tali) ma dell’ottimizzazione dell’esperienza dell’utente, di fornire l’esperienza migliore al potenziale cliente nei luoghi virtuali e reali in cui egli incontra l’azienda.

Dalle considerazioni precedenti consegue che il ruolo del SEO non viene sminuito (la SEO non è morta: è viva e vegeta) anzi viene rafforzato e caricato della responsabilità della salute online dell’azienda o del business (non mi pare compito da poco). Il SEO non deve preoccuparsi di quello che piace a Google ma di quello che piace all’utente.

e la SEM?

Terminato il discorso sul posizionamento organico, affrontiamo quello a pagamento. Per SEM  –  Searh Engine Marketing – solitamente s’intende l’insieme delle attività di pianificazione per l’acquisizione di visibilità sui risultati di Google. In parole povere: io partecipo ad un’asta per comprare la visibilità sui motori di ricerca, pago per ogni click che ricevo (la cosiddetta attività di Pay per Click) e quando è finito il mio budget scompaio.

SEM e SEA: significato e precisazioni

Una precisazione necessaria, le definizioni sono utili per capire bene come sfruttarle a fini di business: SEM = SEO + SEA (search engine advertising) , quindi la SEM è l’insieme di attività di marketing che comprende azioni SEO con il supporto dell’adv, quindi visibilità a pagamento. Per come la penso io, fare solo SEA ha poco rendimento a lungo termine se non si è fatto un buon lavoro di base di SEO, perché una volta finito il budget, finita la visibilità 🙁

Sem specialist: chi è e cosa fa

Il SEM specialist è colui che si occupa della gestione delle campagne di pay per click o Google AdWords, delle campagne di lead generation sul canale paid, delle campagne di remarketing e retargeting, del coordinamento del web writing.

SEO E SEA: benefici comparati

I pro e i contro della visibilità organica. La SEO richiede tempo per essere efficace, non sempre è possibile posizionarsi , ma laddove possibile costituisce il miglior risultato: la visibilità organica è per sempre (o quasi) e lavora per te 365 giorni l’anno 24 ore al giorno.

I pro ed i contro dei click pagati
La SEA ha effetto immediato: appena pago divento visibile. Quindi se ho bisogno di visibilità immediata, se devo fare una campagna stagionale, se comunque quello che investo mi porta utili che giustificano l’attività a pagamento devo assolutamente investire in tale attività. Se invece cerco risultati di lungo termine e sono disposto ad investire una tantum per essere visibile sui motori.

Ogni progetto ha le sue particolarità, creare una strategia efficace diventa una balance tra SEO e SEA per ottenere visibilità a lungo termine, che abbia delle reali conversioni!